C’era una volta in un paese grigio e triste una giovane giovane principessa, Vaaneessa, ma così giovane che sembrava nata il giorno prima. La principessa viveva con la zia, una strega buona che regalava fiori di gomma ai passanti e una sorellastra, che passava intere giornate a ridere e dipingere cuori giganteschi in ogni dove. La nostra principessa invece, era immensamente triste, infelice e angosciata. Fino a qua nulla di strano dirà il lettore, può sempre capitare, un lutto, un piede indolenzito, il principe che non ti richiama.. In verità la giovine non aveva motivo alcuno: nella sua vita tutto era perfetto e pure un pò magico.

Ella però vedeva nullittà e inutilità ovunque e, per evitarne la vista e il sentire, passava giorni interi a dormire, tanto che nel castello tutti erano estremamente preoccupati per le sorti della giovane donna. La tristezza che la invadeva era tanto forte da invadere anche chi le si avvicinava: dapprima il malcapitato era preso da un fortissimo scoramento subito sostituito dalle certezza della propria inutilità e inevitabile solitudine. Ci volevano ore per uscirne e fare un solo pensiero felice: era una tristezza infetta e tutti ne erano terrorizzati.
Da parte sua la nostra eroina voleva solo dimenticare e il sonno era l’unico modo che conosceva.
La strega buona che non condivideva questo atteggiamento, poco reattivo e improntato a una vita nell’oblio, ordinò a tutti gli oggetti inanimati del castello di iniziare un concerto di frastuoni vari non appena la giovane si assopiva. Fu così che l’intero contado era sommerso dai concerti di scope, bicchieri e piatti (stonati) provenienti dal castello anche per intere giornate!
La nostra giovane regnante un giorno, esasperata da tutto questo caos inverecondo, si avviò nella farmacia del paesino con la ferma intenzione di acquistare dell’oppio (di cui aveva scoperto le proprietà letargiche) e proprio mentre ne varcava la soglia, fu vista-intravista da un principe con la testa a forma di parallelepipedo che passava per di là. Fu amore a prima vista (per lui). Mentre la ragazza (invero con delle borse sotto gli occhi e occhiaie degne di una pluricentenaria) pensava solo a trovare 500 grammi di oppio per perdersi in un’indolenza beata, lui corse verso di lei e tentò disperatamente di intavolare una conversazione
Buonasera milady ! Oh i vostri occhi mi ricordano il mare in tempesta e che sguardo sognante!
Ah..eh? Ah! Grazie ma non compro nulla.. ho fretta e sonno!
Ma sono le 2 del pomeriggio, oggi non piove e la vita è bella..! che ne dice di un caffè e un prato?
Nooo! Le ho detto che non ho soldi si figuri per un prato intero!!! l’aristocrazia non è più come una volta. Guarda te se solo perchè una è principessa deve comprarsi interi terreni!
Davanti a cotanta ottusità il povero principe, senza più parole e con il cuore ormai spezzato, si arrese e corse via a trovare un luogo dove piangere disperato.
Per parte sua la giovane, totalmente inconsapevole e assolutamente indifferente al tutto, entrò in farmacia per l’acquisto che si rivelò impossibile (non esportavano questa pianta in quei luoghi). Sempre più esausta e disperata si recò dall’estetista sua prozia, che smerciava sotto banco calmanti vari e sonniferi a volontà. Fu così che la principessa quella notte si addormentò per un sonno che ancor oggi non è finito.
Molti cavalieri -domatori di leoni -saltinbanchi -maghi ci provarono, a svegliarla; chi con baci appassionati, chi con bibite via flebo, chi con ruggenti sveglie, chi con bombe a mano… Ma nulla funzionò.
Ed ella ancora beata riposa in una torre desolata, alla sommita di una lunghissima scala a chiocciola, distesa sul tronco di una betulla, cullata dal silenzio. In attesa.
Ormai sono secoli che nessuno la va a trovare e forse neanche se ne ricorda l’esistenza. Ma per svegliare la principessa giovane giovane sarebbero bastati un raggio di sole e una fetta di torta al cioccolato. Gli esseri umani usano così tanta fantasia per trovare soluzioni articolate da dimenticare che a volte, la soluzione sta nella semplicità.
P.S: Vaaneessa si è veramente rotta di dormire e ha una fame secolare. Ordunque il raggio di sole non è più necessario ma la fetta di torta obbligatoria. Al momento è disposta a promettere la qualunque pur di riuscire a mangiare una fetta di torta, a tutti. Tranne che al principe con la faccia a parallelepipedo. Lui proprio non la convince.